La tecnica lipodissolve e le sostanze attive utilizzate

La fosfatidilcolina cos’è e come funziona

La fosfatidilcolina è un particolare tipo di fosfolipide (ovvero lipidi che contengono fosfato) utilizzato soprattutto nella tecnica di intralipoterapia lipodissolve, che contiene colina uno dei più importanti componenti delle membrane biologiche e ne regola permeabilità e integrità (precursore dell’acetilcolina). Venne scoperta da Maurice Gobley nel 1850, particolarmente presente nella lecitina di soia, nel fegato e nel tuorlo d’uovo.

La fosfatidilcolina grazie alle sue proprietà chimiche è in grado di solubilizzare i grassi con i quali viene a contatto riducendo le dimensioni delle cellule che li contengono (gli adipociti); per questo motivo viene utilizzata nel trattamento di riduzione delle adiposità localizzate, pelle a buccia d’arancia e cellulite.

La tecnica maggiormente utilizzata per la somministrazione della fosfatidilcolina (e altre sostanze in grado di migliorare il microcircolo come la caffeina e la carnitina) in campo medico estetico è chiamata Lipodissolve.

Fosfatidilcolina e lipodissolve

In cosa consiste e quali vantaggi offre questa tecnica?
La tecnica denominata Lipodissolve (ad esclusiva competenza medica) consiste nella somministrazione di preparati sterili a base di fosfatidilcolina e altri agenti lipolitici direttamente nel tessuto adiposo che si intende trattare.

Permette la riduzione delle adiposità localizzate e della cellulite su addome, coulotte de cheval, interno cosce, braccia e ginocchia.

Al contrario della lipo-aspirazione non è una procedura chirurgica, avviene in regime ambulatoriale da parte di medici specializzati, non provoca effetti collaterali di rilievo ed è sicuramente meno costosa.

I risultati in termini di riduzione del volume degli adipociti, miglioramento del microcircolo con conseguente riduzione della massa adiposa localizzata, sono apprezzabili già dopo 2-3 sedute (che si distanziano in media 10-14 giorni l’una dall’altra); il numero totale di sedute necessarie varia da 4 a 8 a seconda della risposta del pz.

Seguendo un regime di dieta bilanciata ed esercizio fisico spesso i risultati ottenibili con questo trattamento sono definitivi.

Fosfatidilcolina effetti collaterali, quali sono gli svantaggi?

BEN POCHI. Il dolore provocato dalla procedura è assolutamente tollerabile ed il bruciore (tipico) si può tranquillamente alleviare con le dovute precauzioni adottate da parte del professionista.

Nei giorni successivi sono comuni le seguenti sensazioni: bruciore, infiammazione e lievi versamenti (che scompaiono nel giro di qualche giorno).

Controindicazioni

L’utilizzo della fosfatidilcolina è controindicata nei seguenti casi:

  • Insufficienza epatica e insufficienza renale;
  • In gravidanza e allattamento;
  • Allergia nota a Soia o fosfatidilcolina;
  • In caso di disturbi della coagulazione.

Sessioni raccomandate e tempistiche per raggiungere risultati soddisfacenti: normalmente il professionista, dopo aver valutato entità dell’ inestetismo e risposta del pz al trattamento, valuterà il numero di sessioni e la durata del ciclo dei trattamenti.